Triuggio

TRIUGGIO (MB) Italia

TRIUGGIO

Triuggio, capoluogo del comune, presenta edifici storici più recenti rispetto alle frazioni: la Chiesa Parrocchiale e Villa Luigia. 

La Chiesa Parrocchiale di Triuggio, di stile neo-romanico,  è dedicata a S. Antonino Martire. E’ sorta, in un solo anno, per il grande impegno della popolazione,  guidata dal Parroco, Don Giuseppe Ghezzi e fu consacrata, nel 1902,  dal Cardinal Andrea Carlo Ferrari.

Villa Luigia, di cui si ha notizia dal 1858, fu ristrutturata e trasformata in Villa, con grande parco,  dalla Famiglia Caprotti, intorno al 1900.  Nel 1948 fu acquistata dall’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice e prese il nome di Villa Don Bosco diventando, oltre che sede di Scuola Elementare e Media, Centro spirituale, luogo aperto alla comunità e, fino a qualche anno fa, casa di riposo per le suore anziane.


Triuggio ha circa 8730 abitanti, si trova nella provincia di Monza e Brianza, a 24 km da Milano. 

La sua superficie è di 8, 42 kmq, l’altezza va dai 193 ai 232 metri. Comprende Triuggio, il capoluogo, e le frazioni di Tregasio, Canonica, Rancate.

Il nome Triuggio deriva da: ad traductum, traductus e significa traghetto, luogo di transito per l'attraversamento del fiume Lambro.

La storia di Triuggio è molto antica, come dimostrano i reperti romani trovati dietro la chiesa parrocchiale di Tregasio. Il Comune si caratterizza per la presenza del fiume Lambro e dei rivi che vi si immettono, per la ricchezza di boschi, di campi e cascine, per le importanti Ville antiche, le chiese e gli edifici storici, la rilevanza della storia e delle tradizioni.

E’ sede del Parco della Valle del Lambro. Nelle piccole valli della Brovada, del Cantalupo e del Pegorino, che solcano il territorio, è possibile vedere l'airone grigio e lo sparviero. Il paese è dotato di sentieri mappati, adatti ad escursioni percorribili sia a piedi sia con l'utilizzo delle mountain bike.

Nel Comune sono presenti numerose imprese dei diversi settori industriali e artigianali e varie cooperative sociali e del lavoro, con eccellenze di rilievo.


CANONICA (frazione)

Canonica rappresenta un luogo veramente unico per la bellezza e la particolarità del suo complesso architettonico, realizzato secondo una concezione strutturale armonica, che comprende Villa Taverna, la Chiesetta di S. Eurosia, unita alla Villa da un sorprendente raccordo panoramico, la Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Maria della Neve, l’antico palazzo che ospita il ristorante, le basse costruzioni, nel  verde fondale costituito dalle rive del fiume Lambro e da colline boscose.

Villa Taverna  si trova al  centro dell’abitato. Divenne tale per volontà di Francesco Taverna, patrizio milanese, Gran Cancelliere del Ducato di Milano, importante diplomatico che, nel 1525,  acquistò l’edificio, un tempo probabilmente fortino e poi canonica e, quindi, casa di signori,  per farne la sua dimora di campagna. Villa Taverna presenta la tipica forma ad U che permette di localizzare nel corpo centrale la residenza padronale mentre le ali laterali fungono da ambienti destinati alla servitù e ai rustici. Da rilevare la cancellata barocca sormontata dalle slanciate figure femminili, di gusto rococò, che si elevano sui due piloni d’ingresso, l'ampio scalone a due rampe, le sale a volta gli antichi camini in pietra scolpita secon gli antichi canoni del XVI e XVII secolo, gli importanti dipinti, i mobili di pregio.

La famiglia Taverna, le cui origini risalgono intorno all’anno mille, ha annoverato: cardinali, vescovi, consiglieri dell’imperatore, giuristi, personalità importanti, dal punto di vista politico e sociale, oltre che economico, nella storia lombarda e d’Italia. Attualmente la Villa, grazie alla volontà di Lavinia Negrotto Cambiaso, nipote della Marchesa Lavinia Taverna,  è, in continuità  con il segno, lasciato nel passato dalla famiglia Taverna, luogo di eventi, centro di riferimento per  importanti attività culturali e sociali.

La Chiesa Parrocchiale è dedicata alla Madonna della Neve. Di origine cinquecentesca, fu rimaneggiata nel settecento. Nel 1748 fu  posta  sull’altare l’effigie, considerata miracolosa,  della Madonna che  si trovava sul muro della Villa Taverna.


TREGASIO (frazione)

La storia di Tregasio è interessante per i riferimenti romani e al Monastero di San Simpliciano di Milano. Di rilievo sono i suoi monumenti ed edifici: la Rotonda, la Chiesa Parrocchiale, Villa Sacro Cuore, Villa Jacini, la Chiesa di S. Biagio, le Cascine, ed, inoltre, i percorsi nei boschi.

La Chiesa Parrocchiale è dedicata ai Santi Gervaso e Protaso; progettata dall’Ing. Mons. Spirito Chiappetta, venne inaugurata nel 1922.                                                                                                 La Rotonda, che ha una pianta circolare e, dentro la volta,  è perfettamente sferica, sorge in un luogo elevato dalla strada, con un pronao e un’ampia scalinata di 14 gradini. Fu fatta costruire, nel 1842, come cappella per le tombe della Famiglia Nava e fu, poi, donata alla Parrocchia di Montesiro, quindi passò alla Parrocchia di Tregasio.  E’ un monumento nazionale di grande rilievo, testimonianza significativa dell’arte neoclassica della Brianza, che negli anni ha richiesto diversi interventi.

Villa Sacro Cuore si trova in località Zuccone San Giovanni, di proprietà, nel 1500, della Famiglia Morigia di Milano. Passò ai Barnabiti e appartenne loro fino al sequestro,  nel 1805, da  parte della Repubblica Cisalpina.  Nel 1917 la Compagnia di Gesù acquistò la Casa per farne un  Centro di Ritiri Spirituali. Nel 1984 la Compagnia di Gesù lasciò la Casa che fu acquisita dalla Diocesi di Milano. Le cappelle sono cinque, nella Cappella gentilizia ha pregato il Cardinal Carlo Borromeo. Si ha notizia delle terre di Zuccone Robasacco, dove sorge Villa Jacini, dal 1571.  La Proprietà passò poi alla Famiglia Jacini.  La Cascina, adiacente alla Villa, fu costruita nel 1836 con alti archi in stile neogotico.  Gli Jacini, tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, ristrutturarono la Villa, anche su progetto dell’Architetto Antonio Citterio che le diede la struttura a C. Furono ridisegnate, inoltre,  le cancellate e le balaustre dei giardini.   Di spicco, nella Famiglia Jacini, il Senatore Stefano Jacini, ministro del Regno d’Italia con Cavour


RANCATE (frazione)

Si trova a Nord di Triuggio. Anticamente denominata Roncate, il toponimo deriverebbe da "roncar", abbattere alberi, dissodare il suolo.

La Chiesa Parrocchiale, terminata nel 1588, fu completata con il campanile dal maestro Felice Luganese nel 1599.  Sull’altare, come pala, venne posta l’immagine, del 1507, della Beata Vergine sul trono.  Un tempo il dipinto era affrescato su una parete, forse di un Oratorio, eretto sul luogo dell’apparizione della Madonna a due bambini, uno dei quali, sordomuto, aveva riacquistato la parola. Fu eretta a Parrocchia nel 1606. E’ stata definita Chiesa Museo per la bellezza delle opere che contiene, tra le quali gli affreschi con scene bibliche che, nel 1785, Andrea Appiani dipinse sulla volta della navata centrale.  Grande  è la devozione per la Madonna del Santuario di Rancate da parte di  tante persone che provengono da diversi paesi della Brianza.

Sul territorio sono presenti : Villa Biffi, Villa Boretti,  Villa Sala, di rilievo storico la Cascina Boffalora, oggi, in parte, adibita a "Centro di Educazione Ambientale". 

Il primo documento riguardante Villa Biffi risale al 1627. La proprietà venne, nel 1867, in possesso del Dott. Serafino Biffi, insigne scienziato e filantropo.  Il dottor Biffi lasciò un segno indelebile, oltre che nel suo campo di studi, la psichiatria, anche nella proprietà, dove impresse la sua mano, facendo costruire una casa molto bella e accogliente per i suoi malati e arricchendo il giardino con diverse piante rare.  La Villa, da diversi anni, rappresenta un punto di riferimento per le comunità, grazie alle numerose iniziative realizzate dalla Banca  di Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro,  in collaborazione con le realtà del territorio e della Brianza.